mercoledì 15 luglio 2015

Cronaca della Giornata di Studi “Dimensione scientifica e orizzonte spirituale dell’umano”


Il 25 ottobre 2014 si è svolto il consueto incontro di approfondimento annuale promosso dall’ISSR all’Apollinare (ISSRA) per studenti, ex-studenti, insegnanti di religione, filosofia, ecc., catechisti, e aperto al pubblico. Quest’anno la giornata di studi, dal titolo “Dimensione scientifica e orizzonte spirituale dell’umano”, è stata realizzata in collaborazione con il ProgettoSTOQ (Science,Theology and the Ontological Quest) attivato presso la Facoltà di Filosofia da diversi anni.
L’evento - svoltosi con il patrocinio dell’Associazione Docenti Italiani di Filosofia (ADIF) e riconosciuto dal MIUR come corso di formazione/aggiornamento per il personale docente - aveva l’obiettivo, raggiunto, di approfondire le due dimensioni dell’essere umano, quella corporea e razionale e quella spirituale e religiosa, con particolare attenzione ai problemi che i progressi delle scienze e della tecnica suscitano nel dibattito contemporaneo.
Nell’Aula Magna Giovanni Paolo II, dopo il saluto di benvenuto del prof. Davide Cito, Direttore dell’ISSRA, la prof.ssa Valeria Ascheri, docente di filosofia della conoscenza e di scienza e religione presso l’ISSRA, ha presentato la Giornata e ha svolto la relazione introduttiva dal titolo La creatura umana nel dibattito tra scienza e fede, in cui ha sottolineato come l’uomo contiene e sviluppa in se stesso le due dimensioni, spirituale e corporale/materiale, garantendo dunque la complementarietà tra scienza e religione e manifestando la fecondità del Logos creatore, rintracciabile nella natura e nell’indagine che porta avanti lo scienziato.
Il tema è stato approfondito da un punto di vista epistemologico nella seconda relazione L’apertura della scienza alla dimensione spirituale della realtà presentata dal prof. Rafael A. Martínez, Decano della Facoltà di Filosofia e Ordinario di filosofia della scienza. La questione centrale è stata se la conoscenza scientifica escluda necessariamente la dimensione spirituale, e quindi qualsiasi elemento non empirico o non materiale, riducendola pertanto a mera credenza. Esaminando attentamente la natura, la dimensione spirituale appare però trascendere quella materiale ed essere intrinseca alla realtà, e rimane dunque aperta la domanda se la scienza possa e sia chiamata in qualche modo a comprenderla, senza rinunciare ai principi e al metodo che caratterizzano l’approccio scientifico.
Il prof. Juan José Sanguineti, docente di antropologia e neuroscienze all’ISSRA e Ordinario di filosofia della conoscenza nella Facoltà di Filosofia, ha concluso i lavori del mattino aprendo la sezione più specialistica della giornata con la relazione L’uomo: anima e corpo. Dalla filosofia della mente alla rivoluzione delle neuroscienze. Queste ultime, secondo il Professore, “non rappresentano una sfida alla visione cristiana, come se fossero una novità assoluta o possano essere in qualche modo una minaccia; al contrario, è un’ottima opportunità per capire come funziona l’attività cerebrale e intellettiva e offre un contributo importante per definire una concezione dell’uomo meno spiritualistica, dove si vede l’importanza del corpo umano e del sistema nervoso anche per capire comportamenti religiosi e morali. Questa prospettiva non necessariamente ha una derivazione o una ricaduta materialistica, semplicemente ci aiuta a comprendere meglio la natura umana nella sua integralità”.
Nel pomeriggio, due relazioni hanno approfondito tematiche specifiche: il prof. José Maria Galván, Vice Direttore dell’ISSRA e docente di teologia morale teologale nellI’ISSRA e nella facoltà di Teologia, si è soffermato sulla tematica La dimensione etica della tecnologia e la nuova prospettiva antropologica spiegando come l’uomo sia chiamato a dare alla tecnica una dimensione etica e teleologica, in modo che contribuisca in modo fondamentale al perfezionamento della persona e non accada invece il contrario, ossia il dominio della tecnica sull’uomo e sulla sua condotta etica.
Infine, il prof. Flavio Keller (Ordinario di fisiologia umana presso l’Università Campus Biomedico) ha concluso la giornata con la relazione dal titolo La percezione del vivente come unico fenomeno biologico. La visione ‘emergente’ all’inizio del XXI secolo. Una caratteristica fondamentale dell’essere vivente è data dal fatto che si muove in modo autonomo e si auto-regola per essere in grado di percepire l’ambiente esterno e recepirne gli stimoli e i segnali. Tale relazione tra movimento e percezione è riconosciuta come parte importante per fondare l’autocoscienza e quindi unisce, a partire da un punto di vista biologico, la dimensione corporea a quella spirituale, che fonda il vivente come “esseri animato”.
La Giornata ha visto inoltre alcuni momenti di vivace dibattito tra relatori e pubblico - un centinaio di partecipanti, sia studenti in corso, sia molti “ex” provenienti da tutta Italia - che hanno contribuito ad arricchire ulteriormente la riflessione.
Nella pagina web dell’evento (http://www.pusc.it/issra/giornata-studio-2014) è disponibile il materiale relativo alla Giornata - gli abstract di ogni contributo e la galleria fotografica - ed è possibile accedere all’intervista al prof. J.J. Sanguineti “Attenti a chi vuole sostituire l’io col cervello”, a cura di V. Ascheri, pubblicata sul quotidiano on line Ilsussidiario.net il 7 novembre scorso. Sulla pagina Facebook dell’ISSRA (https://www.facebook.com/pages/ISSRA-allApollinare/308230909331699) è inoltre presente la video-intervista al prof. Sanguineti realizzata in questa occasione dalla giornalista Barbara Carfagna e andata in onda su Rai1 all’interno dello Speciale TG1 “Super Cervello. Neuroscienze e precetti religiosi” il 7 dicembre scorso.
Per ulteriori informazioni sull'evento:14gdsissra@pusc.it

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