Il 25 ottobre 2014 si è svolto il consueto
incontro di approfondimento annuale promosso dall’ISSR
all’Apollinare (ISSRA) per studenti, ex-studenti, insegnanti di
religione, filosofia, ecc., catechisti, e aperto al pubblico.
Quest’anno la giornata di studi, dal titolo “Dimensione
scientifica e orizzonte spirituale dell’umano”,
è stata realizzata in collaborazione con il ProgettoSTOQ (Science,Theology and the Ontological Quest)
attivato presso la Facoltà
di Filosofia da diversi anni.
L’evento - svoltosi
con il patrocinio
dell’Associazione
Docenti Italiani di Filosofia
(ADIF)
e riconosciuto
dal MIUR
come corso di formazione/aggiornamento per il personale docente -
aveva l’obiettivo, raggiunto, di approfondire le due dimensioni
dell’essere umano, quella corporea e razionale e quella spirituale
e religiosa, con particolare attenzione ai problemi che i progressi
delle scienze e della tecnica suscitano nel dibattito
contemporaneo.
Nell’Aula
Magna Giovanni Paolo II, dopo il saluto di benvenuto del prof. Davide
Cito,
Direttore dell’ISSRA, la prof.ssa Valeria
Ascheri,
docente di filosofia della conoscenza e di scienza e religione presso
l’ISSRA, ha presentato la Giornata e ha svolto la relazione
introduttiva dal titolo
La creatura umana nel dibattito tra scienza e fede,
in cui ha sottolineato come l’uomo contiene e sviluppa in se stesso
le due dimensioni, spirituale e corporale/materiale, garantendo
dunque la complementarietà tra scienza e religione e manifestando la
fecondità del Logos
creatore, rintracciabile nella natura e nell’indagine che porta
avanti lo scienziato.
Il
tema è stato approfondito da un punto di vista epistemologico nella
seconda relazione
L’apertura
della scienza alla dimensione spirituale della realtà
presentata dal prof.
Rafael
A. Martínez,
Decano della Facoltà di Filosofia e Ordinario di filosofia della
scienza. La questione centrale è stata se la conoscenza scientifica
escluda necessariamente la dimensione spirituale, e quindi qualsiasi
elemento non empirico o non materiale, riducendola pertanto a mera
credenza. Esaminando attentamente la natura, la dimensione spirituale
appare però trascendere quella materiale ed essere intrinseca alla
realtà, e rimane dunque aperta la domanda se la scienza possa e sia
chiamata in qualche modo a comprenderla, senza rinunciare ai principi
e al metodo che caratterizzano l’approccio scientifico.
Il
prof.
Juan José Sanguineti,
docente di antropologia e neuroscienze all’ISSRA e Ordinario di
filosofia della conoscenza nella Facoltà di Filosofia, ha concluso i
lavori del mattino aprendo la sezione più specialistica della
giornata con la relazione L’uomo:
anima e corpo. Dalla filosofia della mente alla rivoluzione delle
neuroscienze. Queste
ultime, secondo il Professore, “non
rappresentano una sfida
alla visione cristiana, come se fossero una novità assoluta o
possano essere in qualche modo una minaccia; al contrario, è
un’ottima opportunità per capire come funziona l’attività
cerebrale e intellettiva e offre un contributo importante per
definire una concezione dell’uomo meno spiritualistica, dove si
vede l’importanza del corpo umano e del sistema nervoso anche per
capire comportamenti religiosi e morali. Questa prospettiva non
necessariamente ha una derivazione o una ricaduta materialistica,
semplicemente ci aiuta a comprendere meglio la natura umana nella sua
integralità”.
Nel
pomeriggio, due relazioni hanno approfondito tematiche specifiche: il
prof. José
Maria
Galván,
Vice Direttore dell’ISSRA e docente di teologia morale teologale
nellI’ISSRA e nella facoltà di Teologia, si è soffermato sulla
tematica La
dimensione etica della tecnologia e la nuova prospettiva
antropologica
spiegando come l’uomo sia chiamato a dare alla tecnica
una
dimensione etica e teleologica, in modo che contribuisca in modo
fondamentale al perfezionamento della persona e non accada invece il
contrario, ossia il dominio della tecnica sull’uomo e sulla sua
condotta etica.
Infine,
il prof.
Flavio Keller (Ordinario
di fisiologia umana presso l’Università Campus Biomedico) ha
concluso la giornata con la relazione dal titolo La
percezione del vivente come unico fenomeno biologico. La visione
‘emergente’ all’inizio del XXI secolo.
Una caratteristica
fondamentale dell’essere vivente è data dal fatto che si muove in
modo autonomo e si auto-regola per essere in grado di percepire
l’ambiente esterno e recepirne gli stimoli e i segnali. Tale
relazione tra movimento e percezione è riconosciuta come parte
importante per fondare l’autocoscienza e quindi unisce, a partire
da un punto di vista biologico, la dimensione corporea a quella
spirituale, che fonda il vivente come “esseri animato”.
La
Giornata ha visto inoltre alcuni momenti di vivace dibattito tra
relatori e pubblico - un
centinaio di partecipanti,
sia studenti in corso, sia molti “ex” provenienti da tutta Italia
- che
hanno contribuito ad arricchire ulteriormente la riflessione.
Nella pagina web dell’evento
(http://www.pusc.it/issra/giornata-studio-2014)
è disponibile il materiale relativo alla Giornata - gli
abstract di
ogni contributo e la
galleria fotografica - ed è possibile accedere all’intervista
al prof. J.J. Sanguineti “Attenti
a chi vuole sostituire l’io col cervello”,
a cura di V. Ascheri, pubblicata
sul quotidiano on
line Ilsussidiario.net
il 7 novembre scorso. Sulla
pagina Facebook dell’ISSRA
(https://www.facebook.com/pages/ISSRA-allApollinare/308230909331699)
è inoltre presente la video-intervista al prof. Sanguineti
realizzata in questa occasione dalla giornalista Barbara Carfagna e
andata in onda su Rai1 all’interno dello Speciale TG1 “Super
Cervello. Neuroscienze e precetti religiosi”
il 7 dicembre scorso.
Per ulteriori informazioni sull'evento:14gdsissra@pusc.it
Per ulteriori informazioni sull'evento:14gdsissra@pusc.it
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