lunedì 19 novembre 2012

Al fisico Ugo Amaldi il Premio Internazionale Cultura Cattolica 2012



Venerdì scorso, 16 novembre, è stato assegnato a Ugo Amaldi, professore di fisica a Firenze e a Milano, dal 1973 senior scientist al CERN di Ginevra e promotore, nel 1992 a Pavia, della Fondazione TERA per l'utilizzo delle particelle pesanti nella cura di tumori radioresistenti, il Premio Internazionale Medaglia d'Oro al merito della Cultura Cattolica, ormai giunto alla sua 30esima edizione. 
Libro pubblicato
nel XXV anniversario

E' la prima volta che questo importante riconoscimento - istituito dalla Scuola di Cultura Cattolica di don Didimo Mantiero a Bassano del Grappa (Vicenza) nel 1983 per premiare personalità eminenti che si siano impegnate per promuovere in qualsiasi campo la cultura cattolica secondo l'espressione di Giovanni Paolo II "fare della fede cultura"- viene attribuito ad uno scienziato, dopo personaggi autorevoli quali ad esempio l'allora cardinale Joseph Ratzinger nel 1992, i cardinali. Ruini, Scola, Biffi e Caffarra, don Luigi Giussani, Michael Novak, Augusto del Noce, Cornelio Fabro, Eugenio Corti, Ettore Bernabei e Riccardo Muti.

 Per questa ragione il premio attributo a Amaldi, che è un premio e un riconoscimento al dialogo tra scienza e fede, è di estrema rilevanza e vale la pena riportare la motivazione: "Scienziato di fama internazionale, Ugo Amaldi è anche uomo di profonda fede. Il suo amore per la scienza, per la verità e per l’uomo appaiono sempre saldamente ancorati alla fiducia nello Spirito Santo. Non a caso i difficili dibattiti di questi anni su scienza e fede lo hanno visto tra i principali protagonisti. La sua competenza, il suo rigore rispetto a un concetto di ragione “ampio” e mai riduttivo, la sua straordinaria capacità di rendere comprensibili anche i problemi più intricati della fisica contemporanea fanno di lui uno dei testimoni più eloquenti, anche se discreti, di quanto la cultura cattolica sia oggi viva e vitale".
E.Amaldi (al centro)

Ugo Amaldi - figlio di Edoardo (1908 - 1989) uno dei 'ragazzi di via Panisperna' di Enrico Fermi -, è uno scienziato credente a cavallo tra il XX e il XXI secolo, un testimone luminoso del dialogo tra scienza e fede che ha saputo realizzare nella sua vita di uomo e scienziato una piena unità di vita incarnando appieno le due dimensioni da tanti considerate come alternative se non in contrasto. 
 In un'intervista, pubblicata su "Il Sussidiario", il premiato ha spiegato: "Penso che si possa integrare la razionalità scientifica con la fede che poi è espressione di quella che io chiamo ragionevolezza sapienziale e trova le sue radici nei libri sacri, nell'esperienza di vita dei santi, nella rivelazione. Sono due aspetti diversi del nostro stesso intelletto, che si coniugano con la ragione filosofica portandoci a guardare il mondo in modo unitario. In tal modo si può costituire una visone della realtà tale che il problema scienza-fede non si pone".

Don Didimo Mantiero (1912-1991) , dal cui carisma sono nate la Scuola di Cultura Cattolica di Bassano del Grappa e altre feconde iniziative - affermava "Non volli mai essere uno qualunque né adagiarmi in un quieto vivere che rompe mai la regola, che non viene meno a quell'apparente rispetto che qualche volta rasenta il servilismo. Volli fare di me un uno". E questa unità è data soltanto dalla verità, dal volerla cercare, dal trovarla e dal riconoscerla. 
Ancora don Mantiero spiegava: "Nella verità, la ragione dell'uomo trova finalmente la sua dimensione, allora essa si apre. E mentre la verità rende possibile la comunione, la comunione rende possibile la verità. [...] Allora la comunione è completa quando le persone sono riuscite a capire che amore e verità e vita sono la stessa cosa, che sono infiniti, che sono Gesù Cristo, che noi siamo dentro questa Persona. Allora la comunione tra le persone è veramente la sorgente della vita, della luce, della ricchezza". 
 
E, come si può anche evincere dalla lettura della Lectio Magistralis tenuta la sera di venerdì alla consegna del premio, Ugo Amaldi è stato un "uno" sostenendo e testimoniando l'unità armoniosa di fede e scienza.

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